Si è tenuta mercoledì 25 giugno 2025 a Roma, presso il Nazionale Spazio Eventi, la presentazione del 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato da Fondazione Qualivita, diretta da Mauro Rosati, in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del Masaf.
La giornata, con approfondimenti di esperti e rappresentanti istituzionali, è stata arricchita da numerosi collegamenti live con i territori, dando voce ai Consorzi di tutela e ai protagonisti delle filiere DOP IGP. A concludere l’evento, gli interventi del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che hanno sottolineato l’interesse strategico del sistema Paese per un comparto in espansione.
Tra le case history raccontate nel primo rapporto sul Turismo Dop nei diversi territori italiani è evidenziata l’attività della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria come esempio di marketing territoriale, proposte di oleoturismo ed eventi esperienziali come Frantoi Aperti in Umbria, legati alla valorizzazione del prodotto Olio Dop Umbria in connubio alla promozione del territorio regionale.
“La Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria è un esempio concreto di come il fare rete, sia a livello locale che nazionale, possa generare risultati significativi” – ha dichiarato Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria. “Accanto al grande lavoro svolto sul territorio regionale, la nostra associazione è anche parte attiva del panorama nazionale attraverso la Federazione nazionale delle Strade dei Vini, dell’Olio e dei Sapori, inserendosi così nel più ampio network del turismo enogastronomico insieme a tutti gli attori del settore”. Morbidoni ha inoltre sottolineato come, alla luce delle recenti novità normative, “sia sempre più urgente e strategico trovare forme di collaborazione qualificate tra le nostre associazioni e il mondo dei consorzi, per rilanciare un brand – quello delle strade del vino e dell’olio e dei sapori – che è una bussola del gusto riconosciuta a livello internazionale e presente in tutto il mondo. L’obiettivo – ha concluso Morbidoni – è costruire un sistema capace di dotarsi non solo di una regia condivisa, ma anche di strutture operative, in grado di mettere a terra le strategie e affrontare le nuove sfide dell’accoglienza con efficacia e organizzazione.”
Il Turismo DOP rappresenta una nuova frontiera del turismo enogastronomico. Un modello che mette al centro le Indicazioni Geografiche come strumenti per generare esperienze autentiche, educative e sostenibili. Fenomeno sempre più diffuso in Italia, il Turismo DOP non è solo un insieme di iniziative “a tema”, ma rappresenta un sistema integrato di accoglienza costruito attorno alle filiere DOP e IGP.
Basato su indagini dirette e sull’esame di fonti istituzionali, il 1° Rapporto sul Turismo DOP offre un’analisi aggiornata e organica del turismo legato alle Indicazioni Geografiche in Italia. Con 585 attività promosse dai Consorzi di tutela e dai territori, 87 normative di riferimento, oltre a una selezione dei principali studi scientifici e dati di settore, il report delinea un quadro completo del fenomeno a livello nazionale e locale.
Il commento dei dati è stato affidato al Presidente del corso di laurea MICO – Made in Italy, cibo e ospitalità dell’Università degli Stranieri di Perugia, Luigi Mundula che era infatti presente all’evento romano come relatore, insieme a una delegazione degli studenti del corso. La collaborazione attiva tra il MICO, la Fondazione Qualivita e la Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, sottolinea il comune obiettivo di coniugare in percorsi didattici e operativi le scienze del turismo e la cultura della gastronomia.